B.3 AcceleraTO
DESCRIZIONE
Torino è un laboratorio importante e riconosciuto d’incubazione d’imprese.
I3P, l’incubatore del Politecnico di Torino, è considerato nel 2014 il migliore in Italia, il 5° europeo e il 15° al mondo secondo la classifica annuale dei migliori incubatori al mondo, realizzata dalla svedese UBI Global. A Torino ha sede l’incubatore dell’Università 2i3T e molti altri programmi di sostegno all’imprenditorialità hanno prodotto importanti risultati.
Per trattenere e far decollare sui mercati globali le start up più promettenti, il Piano propone la creazione di un programma di accelerazione a cui concorrano gli investitori privatie che potrebbe aggregare modelli di accelerazione classici a modelli innovativi.
Sono principlamente due i modelli cui il programma torinese potrebbe ispirarsi.
MODELLI
L’Acceleratore classico allinea la domanda proveniente da promettenti start-up e piccole imprese all’offerta dei fondi equity, caratterizzati da soglie più basse rispetto ai venture capital, cioè comprese tra i 500K-1M. Per il contributo di equity l’investitore riceve delle azioni nella crescente impresa.
Un modello di accelerazione sviluppato invece più recentemente prevede periodi brevi e intensi (2-3 mesi) di accelerazione, durante i quali i partecipanti, selezionati per la qualità delle loro proposte, svolgono un percorso accelerato di prototipazione d’idee progettuali per adattare nuovi concetti, processi o tecnologie a potenziali opportunità di mercato. Il programma di accelerazione consiste nel facilitare il raffinamento d’idee in proposte commercializzabili. Avviene facilitando, in varie sedute strutturate e utilizzando piattaforme digitali, lo scambio d’idee tra varie discipline e settori economici. Prevede, attraverso la rete d’imprenditori coinvolti, un percorso di mentoring da parte d’imprenditori leader nei settori e mercati rilevanti alle proposte d’impresa. Alla fine del percorso, le migliori idee e proposte imprenditoriali vengono premiate con un investimento contenuto, fino a 50K, per lanciare la fase successiva di sviluppo dell’impresa.
Il programma è organizzato, gestito, svolto e aggiudicato da imprenditori e investitori. Si tratta di un modello che mira a mobilitare una rete di attori orientati allo sviluppo di business. Data la flessibilità di un modello leggero di questo tipo, l’iniziativa si applica facilmente all’innovazione in diversi ambiti e settori. Può essere interdisciplinare (per favorire fertilizzazioni originali) o specializzato. Maggiore è la specializzazione, maggiori sono le possibilità di attrarre e consolidare imprenditori e investitori rilevanti, e creare sinergie tra i partecipanti, i mentors, e così via. È quindi possibile immaginare diverse sessioni di un Torino Challenge (1-2 l’anno) specializzate in campi quali il digitale, il cibo, ma anche la social innovation e il civic tech.
OBIETTIVI
- crescita degli investimenti locali, nazionali e internazionali
- mantenimento, insediamento e crescita di imprese e attività economiche
- crescita dell’occupazione, a tutti i livelli
- incremento della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica
- crescita del capitale umano qualificato e attrazione di talenti