struttura
Il V Piano Strategico Metropolitano di Barcellona – Vision 2020, presentato il 2 novembre 2010, è il risultato del lavoro congiunto di oltre 650 esperti di diversi campi, che hanno collaborato per più di un anno di comporre e plasmare una proiezione per il futuro, dove Barcellona si propone come capitale della Marco regione Mediterranea.
Il modello di governance previsto indica un progressivo “allineamento” tra le politiche di area metropolitana e quelle del governo catalano (regionale) e spagnolo (nazionale).
Il Piano individua sei sfide da sostenere attivando cinque “leve di cambiamento”. Le sfide riguardano:
- sostenibilità e cambiamento climatico (efficienza energetica e riduzione dell’inquinamento);
- posizionamento internazionale (AMB come capitale della macro area mediterranea);
- leader mondiale nei settori della conoscenza selezionati (design, arte, salute e sport);
- competitività (promuovere nuovi settori economici seguendo l’approccio “Beyond ‘bio’ companies”);
- attrazione di talenti innovativi;
- coesione sociale (rispondere alla crisi costruendo una società più equilibrata attraverso azioni nei settori dell’istruzione, della cultura, dello spazio pubblico, l’edilizia sociale, la mobilità).
Le cinque leve del cambiamento fanno riferimento a:
- un sistema universitario e della formazione professionale che produca eccellenze attragga talenti e favorisca un rapporto più stretto con i settori produttivi e di business.
- un’amministrazione business-friendly: snella, efficiente, trasparente
- un sistema di governance in grado di applicare idee innovative nella gestione di progetti strategici per i quali occorre una leadership pubblico-privata co-responsabile
- Future values, per dare nuovo carattere alla città e ai suoi abitanti
- al posizionamento sui mercati mondiali (conoscenza delle lingue straniere, aeroporto internazionale e un brand per la città)
I progetti, organizzati per area d’intervento, sono suddivisi in progetti metropolitani strategici e operativi, a cui si riferisce il lavoro delle 27 sottocommissioni istituite per darne definizione.
I progetti strategici sono ricompresi in 6 categorie: conoscenza; mobilità e accessibilità; promozione strategica dei settori economici; sostenibilità e ambiente; coesione sociale e urbana; infrastrutture e strutture chiave; proiezione internazionale e attrazione di talenti.
Una mappa ne indica la distribuzione sull’area metropolitana e la categoria di appartenenza.
I 40 progetti operativi sono raggruppati in diverse aree d’intervento. Molti presentano un livello di dettaglio che ne definisce costi e risorse finanziarie attribuiti.
Background:
27 anni di pianificazione strategica, 5 Piani Strategici, di cui i primi tre a scala municipale e gli ultimi due a scala metropolitana.
- 1990-1994: il primo Piano Strategico di Barcellona si proponeva di consolidare Barcellona come metropoli europea, configurandola come un centro direzionale di una macro-regione europea , migliorandone in primo luogo qualità della vita e potenziandone il sistema industriale e i servizi avanzati per le imprese.
- 1994-1999: il secondo Piano Strategico di Barcellona intende consolidare l’integrazione dell’area di Barcellona nell’economia internazionale generando una risposta positiva alle nuove richieste d’integrazione sociale, garantendo lo svolgimento dell’attività economica in ambito internazionale.
- 1999-2003: il terzo Piano Strategico di Barcellona è orientato a promuovere i processi di trasformazione economica, sociale e urbana che rispondono al modello della società della conoscenza, per consolidare la sua posizione all’interno dei confini nazionali e sui mercati internazionali.
- 2003-2006: il quarto Piano Strategico di Barcellona costruisce la sua visione di sviluppo attorno ai concetti di innovazione, creatività e conoscenza, cercando le modalità più idonee per assicurare una gestione del territorio al servizio di cittadini, imprese, organizzazioni, istituzioni e comuni dell’area metropolitana.
stato di avanzamento
In fase di attuazione
dati tecnici
Soggetto promotore:
Città di Barcellona con il supporto del governo catalano (governo regionale)
Struttura del documento:
Obiettivi e aree d’intervento
Struttura di coordinamento:
L’Associazione del PEMB è nata nel 1989 in occasione dell’elaborazione del primo Piano strategico della città e da allora ha sempre accompagnato i 27 anni di esperienza di pianificazione strategica. Si tratta di un’organizzazione privata senza scopo di lucro che riunisce i 36 Comuni che compongono l’Area Metropolitana di Barcellona (MAB), la Regione Autonoma della Catalogna, il Consiglio Provinciale di Barcellona, l’Associazione dei comuni dell’Area Metropolitana di Barcellona (Mancomunitat Municipis), la Camera di Commercio, il Cercle d’Economia, l’Agenzia per la promozione dell’occupazione (Foment Treball), l’Università di Barcellona, la Fiera de Barcelona, gli organi di governo del sistema del trasporto (EMT) e dell’ambiente (EMMA) metropolitani, l’Autorità Portuale di Barcellona e l’aeroporto El Prat, le rappresentanze sindacali.
Scala territoriale:
Area metropolitana (36 municipalità)
Popolazione:
3.150.380 abitanti
Orizzonte temporale:
Decennale (2010-2020)
Partnership:
Pubblico-privata
Tipologia:
Documento di visione
note
Il PEMB si inserisce in una nuova cornice istituzionale che istituisce per legge (L 31/2010) l’Area Metropolitana di Barcellona (AMB) con il compito di promuovere il Piano Strategico come strumento per sostenere lo sviluppo economico e sociale dell’area con il supporto congiunto degli attori istituzionali, economici e sociali.
La legge favorisce la governabilità del Piano e apre la strada a una nuova prospettiva di governance che – come ha dichiarato il Sindaco in carica – vedrà il Piano come piattaforma dove sperimentare la creazione di nuovi strumenti di governo metropolitano basati su di un modello di cooperazione pubblico-privato. Pertanto la visione del Piano Strategico Metropolitano di Barcellona per il 2020 è focalizzata sul consolidamento dell’Area Metropolitana dal punto di vista della partnership e degli strumenti di governance necessari a realizzarne gli obiettivi dichiarati.
È previsto un sistema di monitoraggio e valutazione affidato all’Ufficio di Coordinamento del Piano, che si occupa di raccogliere le raccomandazioni espresse dalle Commissioni Strategiche e di verificare che siano messe in pratica. Il risultato dell’attività di monitoraggio e valutazione viene riportato alla Commissione Delegata e al Consiglio Generale del Piano.