VERSO IL TERZO PIANO STRATEGICO
Il 18 luglio 2014 a Torino è stato presentato presentato il documento intermedio che organizza i contenuti emersi dal lavoro di consultazione e approfondimento del terzo Piano Strategico Torino Metropoli 2025.
La presentazione è la prima tappa di un dialogo collettivo che continuerà nei prossimi mesi attraverso il consolidamento e la condivisione dei temi proposti, il confronto e l’engagement degli attori sui progetti strategici, l’integrazione del Piano nel processo di costituzione della Città Metropolitana. La pubblicazione del Piano Strategico “Torino Metropoli 2025” è prevista per marzo 2015.
La Torino metropolitana del 2025 che viene proposta dovrà essere una città più vitale, aperta all’iniziativa delle persone e al cambiamento. Questo scenario si esprime nell’idea di una Città delle opportunità: un luogo del “poter fare” che incoraggia l’innovazione e lo sviluppo, un ambiente abilitante, produttivo, dove ognuno può trovare le condizioni favorevoli per il proprio progetto di vita e di impresa. Forte della sua tradizione economica e sociale, della sua identità in continua evoluzione e di una leadership ancora riconosciuta in diversi ambiti, dovrà essere una capitale della nuova manifattura, del terziario avanzato, della ricerca, dell’innovazione e del design; dovrà consolidare il suo ruolo di capitale del turismo, della cultura e dello sport; dovrà offrire un’altissima qualità della vita e dell’ambiente. Dovrà costruire l’agenda di sviluppo economico anche attraverso relazioni e forme di cooperazione strategiche con Milano e Genova, in connessione con tutta la Pianura Padana.
Per essere Città delle opportunità, l’area torinese dovrà realizzare due principali obiettivi complementari, diventando: efficiente per le imprese, facilitando la permanenza, la crescita e l’insediamento delle imprese e garantire la crescita dell’occupazione; attraente per le persone, consolidando e diffondendo un’altissima qualità della vita per tutti, residenti e nuovi abitanti, attirati dalle opportunità economiche e di sviluppo personale. Per raggiungere questi obiettivi il sistema locale dovrà adottare due strategie: la strategia per la costruzione della governance metropolitana, innanzitutto territoriale, ma anche progressivamente dei servizi e delle funzioni amministrative; e la strategia per l’abilitazione del sistema economico.
Valentino Castellani, Vicepresidente dell’Associazione Torino Internazionale/Strategica spiega così il lavoro svolto: “Il Piano Strategico è frutto di un lavoro collettivo, è il prodotto di un’attività di consultazione intensa e costante che mette al centro i principali attori locali. Il principio che lo guida è l’attivazione delle migliori risorse locali di leadership e di competenze, nel confronto continuo con i dati socio-economici, i trend e le best practice internazionali. In un anno di attività intensa, il processo ha coinvolto circa 230 enti, 450 persone per un totale di oltre 40 incontri. Il lavoro non è però finito. I prossimi mesi saranno preziosi e decisivi per dare forma e concretezza ad un progetto di futuro per l’area metropolitana torinese condiviso e convincente”.
Sono intervenuti: l’Assessore regionale alle Attività Produttive, Giuseppina De Santis e l’Assessore all’Urbanistica e alla Pianificazione Strategica della Città di Torino, Stefano Lo Russo.
Ne hanno discusso il Presidente di Piccola Industria dell’Unione Industriale Torino, Dario Gallina, il Prorettore del Politecnico di Torino, Laura Montanaro, il Prorettore dell’Università di Torino, Elisabetta Barberis, e il sociologo del lavoro Angelo Pichierri, del Dipartimento Culture, Politica, Società dell’Università di Torino. Erano presenti i soci di Torino Internazionale e i membri delle Commissioni: circa 250 enti tra imprese, amministrazioni locali, istituzioni, atenei, centri culturali, sindacati, associazioni di categoria espressione delle forze economiche, sociali, culturali dell’area metropolitana torinese.
Nell’intervento che ha chiuso la presentazione, il Sindaco Piero Fassino ha ricordato che “la capacità di riattivare ciclicamente un meccanismo di riflessione condivisa sul futuro urbano, mobilitando gli attori locali, è una grande risorsa di questo territorio e che il percorso avviato con questo terzo Piano ha inteso ridefinire il modello locale di sviluppo alla luce delle sfide della crisi e della mutata dimensione globale. Cogliendo tutte le opportunità e valorizzando le eccellenze che la Città esprime e che sono state registrate in questo Piano Strategico, la grande trasformazione che ha interessato Torino in questi anni e ne ha ridefinito l’identità ci mette nella condizione di potere effettuare un “grande salto” per un nuovo modello di sviluppo di Torino cogliendo al meglio le possibilità di ripresa”.