Torino / Cibo
Coordinatore
Piero Sardo, SLOW FOOD
Cabina di Regia
Elena Di Bella, Provincia di Torino
Egidio Dansero, Università di Torino
Cristiana Peano, Università di Torino
Alessia Toldo, Univesrità di Torino
COORDINAMENTO SLOW FOOD
Federica Boua, Slow Food
Silvia Ceriani, Slow Food
Eleonora Giannini, Slow Food
Ludovico Roccatello, Slow Food
Partecipanti
Andrea Aimar, Officine Corsare
Sergio Arnoldi, CCIAA
Rocco Ballachino, Patto Zona Ovest Torino Sviluppo locale integrato
Vittorio Bianco, Miraorti
Aldo Buzio, Unesco Torino
Sergio Capaldo, La Granda
Marcello Caputo, Regione Piemonte
Stefano Cavvalito, La Repubblica
Simone Cinotto, Universita di Scienza Gastronomiche
Giovanni Clot, Piazza dei Mestieri
Gianfranco Corgiat, Regione Piemonte
Paolo Corradini, Lavazza
Mauro D’Aveni, CIA/Unione Agricoltori/Coldiretti
Marco Ferrero, Pausa Caffè
Giuseppe Franco, Coalvi
Stefania Fumagalli, Coldiretti
Roberto Gandiglio, Comune di Torino
Guido Gobino, Gobino
Giorgio Griotti, Raspini
Alessandro Lamacchia, La Repubblica
Alberto Marchetti, Marchetti
Maurizio Mariani, Risteco
Piero Andrea Martina, Il Frutto Permesso
Michele Mellano, Coldiretti
Alessandro Mostaccio, Movimento Consumatori
Paolo Naldini, Fondazione Pistoletto
Sergio Ormea, Grado Plato Birraio
Diana Pace, GAS Torino
Domenico Paschetta, Confcooperative Piemonte
Sara Peirone, Lavazza
Andrea Pezzana, ASL TO 2 e Università di Torino
Armona Pistoletto, Fondazione Pistoletto
Elisabetta Redavid, Slow Food Torino
Andrea Saroldi, Distretto Economia Solidale
Graziano Scaglia, Azienda agricola Scaglia
Juan Sondoval, Fondazione Pistoletto
Guido Tallone, Associazione Casari e Casare Piemonte
Piergiorgio Turi, Architetto
Paolo Vittone, CCIAA
La proposta di Torino/capitale del cibo nasce dal riconoscimento del fatto che nel contesto metropolitano torinese le molte dimensioni del cibo – sociali, economiche, culturali e ambientali – hanno ormai assunto un grado di maturità che consente di immaginare che quest’area diventi una vera e propria vocazione della città, riconosciuta a livello nazionale e internazionale (anche grazie al valore che ad essa è già riconosciuto quale brand italiano).
Il piano strategico può aiutare a fare il salto di scala necessario a trasformarla in una vera e propria dimensione di sviluppo locale.
Gli attori pubblici e privati coinvolti in questo gruppo di lavoro fanno riferimento a diverse aree tematiche legate al cibo in cui si è espressa innovazione sul territorio: la difesa del cibo locale e di qualità, la commercializzazione innovativa e di qualità, gli eventi culturali di rilievo internazionale, le molte attività sociali, educative, economiche e culturali, gli orti urbani, l’educazione all’agricoltura, il recupero degli sprechi alimentari, la formazione professionale e le scuole di cucina, ecc.
Incontri
- 26 maggio 2014
- 26 giugno 2014
- 21 luglio 2014
- 10 ottobre 2014
Presentazioni
L’esito del lavoro del gruppo è stato presentato al Salone del Gusto venerdì 24 ottobre 2014 a Torino. Vai all’evento