FESTIVAL DEL GIORNALISMO ALIMENTARE
Alla Cavallerizza Reale dal 25 al 27 febbraio 2016
Si svolgerà a Torino la prima edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, dal 25 al 27 febbraio 2016, presso l’Aula Magna della Calavallerizza Reale di Torino.
I tre giorni di festival saranno l’occasione per giornalisti, comunicatori, blogger, aziende, istituzioni, ricercatori, alimentaristi e influencer, per confrontarsi e creare alleanze intorno al tema della comunicazione del settore alimentare. Il festival è un’altra importante iniziativa che conferma il valore strategico del cibo per l’area metropolitana di Torino.
Si comincia giovedì 25 febbraio alle 10 quando la Cavallerizza ospiterà l’evento inaugurale “Quali politiche alimentari dopoExpo”, con la partecipazione del sindaco di Torino, Piero Fassino, e del presidente di Slow Food, Carlin Petrini. Insieme a loro ci sarà parte del mondo imprenditoriale: Giuseppe Lavazza, vice presidente del Gruppo Lavazza, Marco Pedroni, presidente nazionale Coop, e Antonella Pasquariello, presidente di Camst. Oltre ai vertici
di alcune tra le principali associazioni di categoria: Luigi Pio Scordamaglia di Federalimentare, Mattia Parriani di
Unionalimentare Torino, Roberto Moncalvo di Coldiretti e Giorgio Bosticco del Consorzio Piemonte Land of
Perfection. La chiusura della mattinata sarà, invece, affidata al coordinatore degli assessori regionali alla Sanità,
Antonio Saitta, e al messaggio del ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina.
Tanti i temi che il Festival svilupperà: da quelli etici, a come la comunicazione incide sulle abitudini dei consumatori, dall’esigenza di raccontare i progressi della ricerca a quella di sfatare le “bufale” e gli inutili allarmismi, fino alla necessità di promuovere un consumo consapevole. Sotto la lente d’ingrandimento ci sarà, poi, il business: dai trend di mercato del settore in Europa al crescente fenomeno dei reati alimentari.
Un focus sarà infine dedicato al linguaggio “disinvolto” di chi scrive di cibo e ai diversi giornalismi, nell’era della critica enogastronomica 2.0.
E inoltre tanti eventi off, dagli educational alle degustazioni.